Antiche torri di avvistamento, costruite per scrutare l'orizzonte e difendere la costa dagli attacchi dei pirati.
Costruite secondo regole ben precise, le torri svolgevano una funzione difensiva e di avvistamento per segnalare i pericoli provenienti dal mare. La gran parte di essere furono costruite alla fine del XVI sec. su progetto dell’architetto Camillo Camilliani.
L’ubicazione delle fortezze fu scelta in modo che i militari potessero avere la migliore visuale anche verso l’orizzonte, così da lanciare tempestivamente segnali di allarme alle roccaforti vicine.
Partendo dalla provinciale che costeggia San Vito lo Capo, in località Makari sorge la prima roccaforte: torre Isulidda, torre a pianta quadrata costruita con pietra intonacata, presenta l’accesso verso il monte. Le rocce su cui sorge la roccaforte diventano durante il mese di ottobre palcoscenico del “free climbing” o arrampicata libera.
Vicino al porto di San Vito lo Capo sorge la torre Torrazzo che presenta forma circolare come espressione della dominazione araba. La sua struttura di circa quaranta metri, in pietra arenaria, fu costruita per sorvegliare la tonnara, le cui reti erano calate nelle acque dove oggi sorge il porto peschereccio del paese.
Un’altra torre di avvistamento era torre ‘Mpisu, anch’essa a pianta quadrata, situata sul versante nord-ovest. Sempre versante nord-ovest, all’interno della riserva dello Zingaro sorge la torre Uzzo, costruita nel XVII secolo a difesa della tonnarella dell’Uzzo.
Tutte le strutture difensive citate, al loro interno erano divise in maniera semplice e possedevano una cisterna per raccogliere l’acqua piovana. In ogni torre erano presenti tre militari per la guardia, che potevano comunicare con le guarnigioni presenti nelle altre torri.
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